giovedì 4 luglio 2013

LA CORRUZIONE IN ITALIA MALE DI SISTEMA


LA CORRUZIONE IN ITALIA MALE DI SISTEMA

 


1.      I RISCHI DELLA DISCREZIONALITA'

 

Esaminiamo alla luce degli studi e della pratica quotidiana come e perché l’Italia è uno dei Paesi in cui la CORRUZIONE è un male di sistema. Cominciamo dai rischi della discrezionalità. Molti degli scritti che abbiamo scelto sono degli anni 90, ma ci siamo accorti che il sistema, nonostante vari scossoni e magistrati attenti, purtroppo è sempre uguale. Ci resta la speranza che le giovani generazioni sappiano debellare questo male.

La discrezionalità è un'arma a doppio taglio in quanto, se conferita ad un soggetto onesto e valido, può portare grandissimi benefici, ma, nel caso in cui sia data a soggetti disonesti, inclini alla corruzione, o semplicemente non validi, può causare gravissimi danni.

Siccome è sempre in uso il detto "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", si è cercato, negli ultimi decenni, di regolamentare il più possibile gli atti amministrativi. Se questo, da un lato, può evitare speculazioni o errate interpretazioni delle norme, di contro può avere effetti perversi. La regolamentazione ha, infatti, la funzione di istruire i funzionari allo scopo di guidarne e coordinarne l'azione, e, allo stesso tempo, di prevenire la discrezionalità e quindi l'eventuale trattamento privilegiato di determinati cittadini.

La regolamentazione, in realtà, deriva da una mancanza di fiducia nei confronti del singolo funzionario. Ne conseguono lentezze ed inefficienze della macchina amministrativa che hanno l'effetto di danneggiare l'utente. Le continue proteste e lamentele di quest'ultimo fanno si che ai funzionari venga data la possibilità di prendere decisioni discrezionali e, siccome l'imparzialità assoluta non esiste, si darà luogo a delle distorsioni applicative della norma.

Il passo successivo verso la corruzione è molto breve e, nel giro di poco tempo, i provvedimenti dovuti vengono venduti dal funzionario il quale, forte del fatto che il tempo e le procedure d'attuazione si siano trasformati in risorsa scarsa, utilizza quest'ultime come sua proprietà privata. Il concetto di "corsia preferenziale" illustra bene il meccanismo:

"Ciò che il funzionario vende all'utente è il diritto di accesso ad una corsia preferenziale che gli permette di accedere alla decisone che lo interessa, superando senza ostacoli, anni, per dir così, di traffico, che tali son da considerare le pratiche da evadere che ingorgano la corsia ordinaria. L'effetto finale è la reintroduzione del privilegio e dell'ineguaglianza di trattamento che si volevano evitare con la regola rigida."

(Pizzorno A., 1992 p. 55)

 

Redazione Secem

1 commento:

  1. la corruzione, purtroppo, è un male che nasce con l'uomo e morirà con noi...come la delinquenza, bisogna mettergli un argine cmq

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