La diretta streaming Grillo - Renzi
catalizza il dialogo sul niente che viene in maniera ossessiva ripetuto in
tutti i TG e talk show televisivi sulla politica, quella con la “p” minuscola. Si
formano i due settori del campo, ma alla fine nessuno cerca di spiegare le
verità che sono emerse da questa sceneggiata i cui contendenti sapevano già
come sarebbe cominciata e come sarebbe finita. Ma c’e un altro attore che, pur
non andando in streaming, ha recuperato il suo colorito e il vecchio smalto:
Berlusconi.
Tre attori, nessuno dei quali legittimato
dalle leggi e dalla Costituzione della martoriata Repubblica Italiana, hanno
mandato in onda la sceneggiata del potere che cerca di darsi un volto
accettabile e telegenico. Ma era tutto già stabilito. Berlusconi appoggerà
Renzi per far fuori i suoi “inutili idioti ex alleati” e ricondurre il gioco
alle sue regole, quelle del Capitale e della logica imperante la Dittatura
mediatica. Renzi voleva far vedere a quelli che dentro il suo partito ancora
hanno una radice ideologica e democratica che non si sottrae al confronto, ma
allo stesso tempo, gli serviva il teatrino con Beppe per lanciare a quei Poteri
Forti ( le Banche e la Finanza, i veri padroni) il recepimento della direttiva,
messa a memoria, che non ha nessun interesse a chiedere un appoggio al
movimento 5 stelle. A Grillo? Al Movimento 5 stelle? Il referendum in rete gli
da la possibilità di riaffermare la ragion di Stato del movimento. In poche
parole smaschera Renzi, che prima di posare il suo sedere su una sedia così
alta gridava contro i Poteri forti e ora invece è proprio lui “l’UTILE IDIOTA”
di questi Poteri Forti. Ma, la gente che voleva che Grillo andasse a parlare
con Renzi, certamente, aveva anche un'altra opzione e cioè quella di vedere un
attivismo e una mano tesa verso un cambiamento.
Ma quale cambiamento è
possibile e sarà possibile con Renzi? Dubito, fortissimamente dubito!
Ugo Arioti
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