lunedì 2 marzo 2015

Editoriale di marzo 2015

LA RIVO-ILLUSIONE crocettiana, una commedia degli errori che finisce in tragedia per la Sicilia

Al peggio non c’è mai fine, stiamo attraversando un momento drammatico e parossistico della storia dell’amministrazione regionale siciliana. Il Masaniello che guida l’armata Brancaleone è ostaggio di Roma e degli “alti” burocrati (una volta, remember, erano i Baroni). Dignità vorrebbe che si dimettesse, dopo essere stato sbeffeggiato e sbugiardato, dalla stessa magistratura che ha più volte tirato dentro il Palazzo gridando al “malaffare”! Inconsistente, moralmente e ideologicamente, assolutamente privo di idee e di capacità organizzative sta facendo affondare anche la parte buona della struttura amministrativa. Dite: “facile sempre criticare”? No, non sono critiche, sono osservazioni scientificamente e continuamente verificate dagli organi di controllo o dalla stampa attenta e libera. La Rivoluzione annunciata da Crocetta, all’inizio del suo mandato, oggi è una FARSA, una commedia degli equivoci e il Presidente, che doveva fare antimafia e liberare dai poteri forti dei baroni burocrati la Regione, al contrario, ha continuato a fare le sue “clientele” all’ombra dei tutor di sempre. Si è dimostrato peggiore dei suoi predecessori. Il popolo siciliano non lo ha votato, le altissime percentuali di astenuti dal voto, dicono che solo un 30 % della gente, e nemmeno tutti per lui, lo ha iscritto nella sua scheda elettorale. Ci vorrebbe un impeto di libertà, una rivolta sociale. Piantare tenda davanti a Palazzo D’Orleans, bloccando Palermo fino a quando lui e la sua banda “bassotti”, insieme alla baronessa e ai suoi amici burocrati che hanno fatto più danni della peronospora, vadano via, cacciati a pedate dal Palazzo … ma siamo bastardi di mille progenie e cercheremo di fare i furbi senza bandiera e senza nome, salta fossi della politica. Fino a che potremmo resistere? Fino a che punto possono arrivare a rubare il nostro futuro, ormai questa è la sola e unica domanda. Scusate il pessimismo, ma non vedo bagliori di luce in fondo al tunnel. Non vedo prospettive per i nostri figli, soprattutto.

Svegliati Sicilia

Ugo Arioti

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