Al peggio non c’è mai fine,
stiamo attraversando un momento drammatico e parossistico della storia dell’amministrazione
regionale siciliana. Il Masaniello che guida l’armata Brancaleone è ostaggio di
Roma e degli “alti” burocrati (una volta, remember, erano i Baroni). Dignità vorrebbe
che si dimettesse, dopo essere stato sbeffeggiato e sbugiardato, dalla stessa
magistratura che ha più volte tirato dentro il Palazzo gridando al “malaffare”!
Inconsistente, moralmente e ideologicamente, assolutamente privo di idee e di
capacità organizzative sta facendo affondare anche la parte buona della
struttura amministrativa. Dite: “facile sempre criticare”? No, non sono
critiche, sono osservazioni scientificamente e continuamente verificate dagli
organi di controllo o dalla stampa attenta e libera. La Rivoluzione annunciata
da Crocetta, all’inizio del suo mandato, oggi è una FARSA, una commedia degli
equivoci e il Presidente, che doveva fare antimafia e liberare dai poteri forti
dei baroni burocrati la Regione, al contrario, ha continuato a fare le sue “clientele”
all’ombra dei tutor di sempre. Si è dimostrato peggiore dei suoi predecessori. Il
popolo siciliano non lo ha votato, le altissime percentuali di astenuti dal
voto, dicono che solo un 30 % della gente, e nemmeno tutti per lui, lo ha
iscritto nella sua scheda elettorale. Ci vorrebbe un impeto di libertà, una
rivolta sociale. Piantare tenda davanti a Palazzo D’Orleans, bloccando Palermo
fino a quando lui e la sua banda “bassotti”, insieme alla baronessa e ai suoi
amici burocrati che hanno fatto più danni della peronospora, vadano via,
cacciati a pedate dal Palazzo … ma siamo bastardi di mille progenie e
cercheremo di fare i furbi senza bandiera e senza nome, salta fossi della
politica. Fino a che potremmo resistere? Fino a che punto possono arrivare a
rubare il nostro futuro, ormai questa è la sola e unica domanda. Scusate il
pessimismo, ma non vedo bagliori di luce in fondo al tunnel. Non vedo
prospettive per i nostri figli, soprattutto.
Svegliati Sicilia
Ugo Arioti
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