lunedì 13 maggio 2013

I siciliani: eredi dei conquistatori del Mondo!

Se Gengis Khan arrivò in Sicilia, lui in persona o chi per lui, o questa è una legenda, un mito tramandato oralmente di padre in figlio, non lo sappiamo con certezza, ma una cosa è sicura: il suo DNA è presente in molti siciliani di oggi.
(Genghis Khan, il terribile guerriero mongolo del tredicesimo secolo, può aver fatto ben più di governare il più grande impero del mondo; secondo uno studio genetico recentemente pubblicato, può avere anche aiutato a popolarlo.
Un gruppo internazionale di genetisti che hanno studiato dati relativi al cromosoma Y hanno trovato che quasi l’8 percento degli uomini che vivono nelle regioni dell’antico impero mongolo sono portatori di cromosomi Y quasi identici. Questo equivale allo 0,5 percento della popolazione maschile del mondo, cioè circa 16 milioni di discendenti in vita oggi.)
 
Gengis Khan nel 1206 guida la prima espansione mongola dal mar Caspio alla Manciuria. Sotto i suoi successori l'Impero si estende e arriva a minacciare l'Europa (dal 1236). Le schiere mongole si mischiano a quelle turche e saracene. Pirati e predoni del mare insidiano le coste della Sicilia e del Sud Italia.
Ma più dei mongoli e degli arabi, che sono un popolo interfacciato  Europa e Asia, si impone in Sicilia, durante la breve, ma feconda, dinastia normanna il carattere degli uomini del Nord.
 
« E quel che vedi ne l'arco declivo,
Guglielmo fu, cui quella terra plora
che piagne Carlo e Federigo vivo:
ora conosce come s'innamora
lo ciel del giusto rege, e al sembiante
del suo fulgore il fa vedere ancora. »
(Dante, Paradiso, canto XX, linee 61-66)
 
(segue ./.) Ugo Arioti

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