martedì 21 maggio 2013

Le fate bianche


 

Le fate bianche 

 


Nel corso della storia creature leggendarie sono state inserite in decorazioni araldiche e architettoniche. Una creatura leggendaria è un essere mitologico o del folclore. Queste creature, sebbene vengano spesso definite "fantastiche" in seguito, si differenziano dalle creature del tutto immaginarie della narrativa o del cinema per il fatto che qualcuno, in qualche epoca, ha ritenuto che fossero reali. Penso che, in fondo, tutti siamo delle creature leggendarie, viviamo nel sogno di un esistenza effimera e concreta allo stesso tempo e tutto in questo sogno diventà realtà e suggestione, ragione e fantasia affondano le loro radici in quest'isola che si crea dalla nascita dell'essere vivente fino alla sua morte. Oggi dobbiamo ricorrere alla, cosiddetta, mitologia. Così riscopriamo, sui nostri teleschermi o al cinema o sui cartelloni pubblicitari, figure mitologiche con poteri soprannaturali o con la capacità di essere sempre più forti del “Crudele destino che ci vuole esseri caduci e mortali. Così appaiono principesse lesbiche che sconfiggono giganti maschilisti o insegne del potere per difendere una libertà che resta a margine della storia come un simulacro o un altare votivo. Superuomini che si preoccupano di garantire quella Giustizia che gli uomini normali non potranno mai realizzare. Una serie infinita di immortali e di Eroi, fate, eroine, principesse, il cui segno distintivo, oltre alla loro Forza è la Diversità. Uomini e donne sole. Ma se scendiamo al livello animale al quale apparteniamo incontriamo tanti eroi ed eroine non raccontati perchè il loro eroismo non è di quelli eclatanti. No, loro sono uomini o donne normali che fanno le loro scelte in funzione del fatto che l'essere animato, proprio perchè animato è composto da due parti( corpo e anima o intelletto e spirito) che lo compongono e il cui equilibrio è la ragione della nostra vita. Uomini e donne comuni che operano delle scelte difficili e controcorrente e che spesso vengono relegati dalla Società dei “Normali”in ghetti per fenomeni da baraccone o per sollazzo di quelli che non hanno saputo essere se stessi e che si nutrono del loro corpo e della loro anima. Li chiamano creature, non per identità, ma per distinzione. La storia che vi voglio raccontare è quella di una coppia di giovani amanti che per arrivare ad essere in equilibrio(corpo e anima) hanno attraversato un lungo e impervio cammino di trasformazione lei da donna ad uomo e lui da uomo a donna. Il destino, poi, giocando le sue carte, li fece incontrare e il solito, monello, cupido, li fece innammorare. Come ci arrivarono, le persone che incontrarono, i regni che liberarono, i malvagi che sconfissero, insomma la loro odissea, questo dovete leggerlo.

Perchè questo titolo: le fate bianche? Semplice e magico allo stesso tempo. Le Fate Bianche (o della Vita), amano la vita nei boschi, nella Natura incontaminata, e  difendono tutte le creature. Non amano uccidere e si ribellano  a chi  vuole impedire la nascita dalla Crisalide di una nuova Farfalla.

Il termine Fata deriva dal latino fata plurale di fatum, ovvero destino; nella mitologia pagana le Fate erano le compagne dei Fauni ovvero creature in grado di poter predire il futuro e di presiedere agli eventi umani. Secondo le leggende irlandesi le Fate presenziano alla nascita degli uomini per conferire loro doni particolari ed influenzarne l'esistenza in modo benevolo o malevolo.

Ma due fate che si incontrano e si amano di che Mondo saranno?

Buon viaggio!
@Ugo Arioti 2010

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