Cantieri scuola: recupero di beni culturali in tempo di crisi
Stiamo vivendo la peggiore crisi economica e produttiva dal dopoguerra ad oggi in Italia e tutti si preoccupano di tagliare spese e di “razionalizzare” i bilanci pieni di buchi come una forma di groviera. Io penso che la crisi, che vuol dire tempo del cambiamento, deve essere capitalizzata per migliorare le nostre potenzialità operative e culturali. Ho, per questa ragione, cominciato a guardarmi intorno e a ricercare e trasmettere, ruolo che l’Associazione ha nei suoi scopi fondanti, nuove soluzioni e progetti pilota per arrivare a mettere i piedi e la testa in movimento. Naturalmente il nostro primo pensiero va ai giovani e per questo la manifestazione che si è svolta a Vicenza il 16 aprile di quest’anno, nell'ambito della rassegna internazionale KOINÉ, il workshop "Cantieri scuola e laboratori didattici: esperienza formativa e possibilità concreta di recupero di beni culturali in tempo di crisi", che illustra ed analizza le potenzialità di un approccio al restauro che coniuga la formazione professionale sul campo con la necessità di operare con risorse oggi spesso limitate ci è parsa utile e significativa. Esperienze di cantieri-scuola recentemente promossi nel campo della salvaguardia e manutenzione dei monumenti per dare una formazione ai giovani. “Il recupero di beni storici ed artistici può essere realizzato anche mediante “cantieri scuola” che permettano di rispondere alla sempre maggior richiesta di formazione di giovani “sul campo” e nel contempo di mantenere contenuti i costi di interventi altrimenti difficilmente realizzabili. L’intento prioritario dell’incontro è dare una risposta ai quesiti che spesso vengono posti da proprietari o amministratori di beni artistici ed architettonici sul tema, ed illustrare con casi ed esempi concreti la buona riuscita e fattibilità di queste esperienze. Saranno illustrate tutte le fasi necessarie alla realizzazione di questi interventi: dal progetto iniziale e successivo iter di autorizzazione degli enti di tutela, all’identificazione delle caratteristiche professionali delle persone di riferimento per la direzione tecnica, garanti dell’intervento, alla scelta sul territorio dell’ente formativo più idoneo a gestire l’attività, fino alle figure dei partecipanti all’iniziativa. Sarà inoltre affrontato un tema di importante attualità come l’emergenza terremoto in Emilia con la partecipazione della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna: i primi interventi d’urgenza sui beni artistici resi possibili in tempi brevi da un accordo tra le istituzioni e le scuole di alta formazione.” Questo ci hanno raccontato gli operatori pubblici e privati presenti e ci sembra un buon punto di partenza.
Ugo Arioti
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