venerdì 24 gennaio 2014

L’Amministrazione della Regione Sicilia oggi


L’Amministrazione della Regione Sicilia oggi – Riflessioni e idee per un Amministrazione più vicina ai cittadini e allo sviluppo economico e sociale dell’Isola. ( Ugo Arioti)


Stiamo vivendo un periodo decadente e scadente della politica in Europa, in Italia e, per quello che ci è più vicino, in Sicilia. Amministratori improvvisati cercano di fare “teatro” della scena politica con manifestazioni di pensiero estemporanee ed eterogenee che, subito dopo una superficiale verifica, risultano essere completamente campate in aria e, quindi, rimesse nel dimenticatoio soverchiandole con altre bugie sempre più grosse.

Il caso clamoroso della bocciatura, da parte del commissario dello Stato, della finanziaria regionale siciliana di quest’anno né è lo specchio fedele. In un azienda sana chi ha architettato questo Bilancio dovrebbe assumersene tutte le responsabilità e ammettere che non era quel gran Genio della Finanza che avrebbe potuto fare ripartire l’Economia Isolana. Ma ditemi chi oggi ha la faccia e gli attributi per dichiarare la propria fallibilità e assumersi le sue responsabilità? D’altra parte non ci si può lamentare di questi politici, li abbiamo eletti, li hanno eletto, soprattutto, quelli che si sono astenuti o hanno votato scheda bianca. Hanno legittimato una classe politica povera di idee, ma ricca di presunzione.

Un Presidente che quando gli va male grida lo slogan di tutti gli idioti del Mondo: “Le colpe del passato non sono mie!” Lo crediamo? Sicuro, le sue colpe sono quelle di non aver saputo capire come funziona l’apparato e di aver alzato solo enormi polveroni per coprire le sue beghe e le sue incapacità. Rotazioni senza criterio, spending rewiew  sulla pelle dei funzionari pubblici e assunzione di sempre nuove armate mercenarie di lanzichenecchi ben foraggiati dall’establishment ( li chiamano ASSISTENZA TECNICA, NUCLEI DI VALUTAZIONE  e RENDICONTAZIONE). Un costo notevole e inutile che paralizza il comparto regionale che viene così baipassato e inutilizzato soprattutto sui progetti dove ci sono in ballo i soldi della Comunità Europea.

La riforma dell’Amministrazione regionale può attendere, perché è più utile gestire il Potere e trarne benefici piuttosto che diminuire i centri di responsabilità e creare un organizzazione funzionale e snella, anche attraverso corsi di aggiornamento, formazione ed esami interni, che ridetermino la mappa di una macchina complessa come quella della Regione Siciliana. Dando incentivi a chi sceglie di lavorare nelle periferie piuttosto che nelle Amministrazioni Centrali, ben allineati e coperti dai loro referenti politici. Far ruotare ogni quattro anni tutti i Dirigenti, in modo da non creare incrostazione e dare un imput ad amministrare bene la cosa pubblica a tutti.

Ridurre al minimo indispensabile le milizie esterne alla Regione che hanno libero accesso alle Sale di Comando, piuttosto che essere supporto per l’espletamento delle attività giornaliere ( come era stato previsto).

Gli Atti di interpello, una farsa tragicomica, vanno sostituiti da un sistema automatico quadriennale di spostamento dei Dirigenti. Occorre invece fare degli aggiornamenti, a livello di stage universitari e affiancamenti, ove possibile, in Amministrazioni regionali con livelli di qualità superiori, per i Dirigenti che ambiscono a diventare Dirigenti dipartimentali o della Presidenza della Regione. Il livello attuale dei Centri di Responsabilità dipartimentali è veramente infimo.
Ci vorrebbero, in buona sostanza, poche idee buone, piuttosto che molte e ben confuse, certo, ma a noi sessantottini hanno insegnato una cosa fondamenteale che prima di tutto ci vuole " UNA CHIARA E LIMPIDA VOLONTA' POLITICA" che oggi non c'è. Anzi rischiamo, vista l'impugnativa del Commissario dello Stato, di restare senza stipendio e di dover chiedere un sussidio a tutti quei midia che ci hanno sempre insultato e bastonato come classe di privilegiati e mai citato, quando era giusto farlo,  come servitori della comunità e questo GRAZIE anche a questi " politici" da operetta che ci siamo trovati!
 
Quant'è bella givinezza che si fugge tuttavia ...........del DOMAN NON V'E' CERTEZZA!!!???
 

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