Equitalia,
dal 2000 a oggi riscossi 60 miliardi su 894.
Un Carrozzone inutile e iniquo guidato da un democristiano del Sud: il bagherese Benedetto Mineo, l’uomo che vuole
cambiare, camaleontescamente, la
percezione di questo Istituto dandogli un “volto umano” e caritatevole (
insomma un vero democristiano di quelli che predicano bene e …)
Il numero uno Mineo in audizione al Senato spiega
che si possono recuperare altri 60 miliardi. La difesa: è colpa degli enti,
Equitalia è entrata in gioco nel 2006 e "garantisce una media annua di riscossione
di 8 miliardi" mentre i precedenti concessionari privati ne garantivano
"2,9 miliardi" e intanto noi paghiamo le spese di questo colosso
iniquo e dei suoi sontuosi e assurdi uffici. UN CANCRO DA ESTIRPARE ALLA
RADICE. Mineo, il boss, fa l’occhiolino al Governo Renzi e cerca di
sfruttare la debolezza dell’impianto economico istituzionale per garantirsi un
avvenire. Ma chi è Benedetto Mineo, Benni per gli amici di cordata, l’uomo del
Sud che “auspica” un EQUITALIA di garanzia ( un gendarme con la pistola puntata
alla tempia degli italiani che lavorano, perché per gli altri, con suo grande
rammarico (si dice così?), NON PUO’ FAR NIENTE PER RISCUOTERE, NON PUO’ MANDARE
AI MAFIOSI e alle loro IMPRESE CARTELLE ESATTORIALI ….. quelli pagano con altra
moneta!)
La sua storia in pillole la ritroviamo su Repubblica
e ve la presentiamo.
Benedetto Mineo, Benni per gli amici, 52 anni,
appassionato di pallacanestro ed il cui padre Giovanni fu
negli anni '70 uno dei maggiorenti della Democrazia Cristiana bagherese,
dopo una breve apparizione in politica (a cavallo degli anni '90 fu
consigliere comunale anche lui per la Democrazia cristiana), ha percorso tutto
il cursus
honorum all'interno della Regione siciliana.
Vicecapo di gabinetto di Totò
Cuffaro, dirigente generale del Dipartimento finanze e credito
dell' Asessorato alle finanze con Cintola e Lo Porto, non
riconfermato da Raffaele Lombardo che lo emarginò, ebbe l'occasione
buona quando Attilio Befera, “uno dei tanti esperti italiani del
riciclaggio di politici trombati”,
presidente di Equitalia gli offri di lavorare con lui.
Per un certo periodo fu a Napoli
dove si occupò della liquidazione di una miriade di agenzie di riscossione,
quindi il grande salto nel ruolo di amministratore delegato di Equitalia, che
essendo l'Agenzia di riscossione di tasse e imposte, non si era guadagnata una
bella immagine, in un momento economico come quello che attraversiamo.
Le sue presenze a Bagheria si sono sempre più
diradate da quando nel 2005 si trasferì a Palermo; a Bagheria torna ormai solo
per stare assieme ai suoi familiari.
“NON
SERVE UMANITA’ NELLE ISTITUZIONI SBAGLIATE. SERVE IL CORAGGIO DI CAMBIARE
RADICALMENTE, DI FARE LA LOTTA AI CAPITALI MAFIOSI E A QUELLI CHE DORMONO NEI
PARADISI FISCALI, AL SOMMERSO e AL MERCATO NERO, non alla gente che ogni giorno
si trova il problema di dover sbarcare il lunario in una situazione di grave
crisi e non può sfuggire al FISCO VAMPIRO”.
Redazione Secem
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