sabato 27 aprile 2013

Siamo come grandi querce con le radici che affondano nella sabbia


Le grandi nazioni politiche dei Partiti della "Casta parlamentare italiana" hanno finalmente portato il sereno dentro il caos delle istituzioni e, forzando la mano alla costituzione italiana, hanno rinominato un presidente "scaduto" e ricomposto il quadro garantistico privato di una Democrazia autistica uscita con le ossa rotte da un turno elettorale che ha espresso una profonda sfiducia in questo sitema. Come è accaduto per i referendum sgraditi ai "Partiti" anche stavolta è stata fatta fuori l'istanza di cambiamento che viene dal Popolo e si è data un'imbiancata alla facciata sporca e corrotta che ha prodotto la CASTA POLITICA ITALIANA; una vera e propria oligarchia dittatoriale che tutto macina e tramuta per nutrirsi della vita dei contribuenti, delle piccole e medie imprese, del tessuto sano dell'Italia. Al grido fuori " Grillo" il nipote di Enrico, il consigliori del Cavaliere, sta mettendo in scena un governo di salvezza nazionale o, piuttosto, un governo di salvaguardia degli interessi della CASTA e in prima fila di Berlusconi ( il giaguaro da smacchiare che oggi detta le sue condizioni a Letta e Alfano per trascinare ancora avanti la malandata barca italiana). Grave che tutto questo avvenga con la complicità del Presidente Napolitano, uomo di garanzia dei partiti e non degli italiani. Staremo a vedere ora le RIFORME e le CONTRORIFORME. Intanto siamo come grandi querce che affondano le radici nella sabbia, speriamo che il prossimo maltempo non ci spazzi via.

Ugo Arioti

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