È morta la ladies
di ferro, la maschera dell’economia capitalista liberista senza freni. Dove
tutto è morte era lei. Piangeranno, lacrime di coccodrillo, i grossi gruppi
bancario-finanziari anglo-ebrei e tedesco – ebrei, quelli che hanno ridotto il Mondo a un campo di battaglia della
speculazione e hanno distrutto l’economia reale.
Il suo fare
sprezzante e le sue idee soltanto e solo, quel volto da icona del Teatro dell’Arte,
la maschera del Pantalone, con la piega sempre a modo e il sorriso con cui non
si capiva mai se ti stesse prendendo in giro o cosa, questa era Margaret
Thatcher. Chi parla di un personaggio della Storia appena passata ha certamente
in mano un inconfutabile luogo comune. Fu la figlia del salumiere più “salato”
per il popolo inglese e distrusse il Welfare. Niente diritti per i più deboli,
solo tasse e tributi e oboli e chi non ce la fa si può sempre suicidare o
emigrare. Nessuna equità, anzi sperequazione e potere a chi ha i soldi! Londra e
tutta l’Inghilterra devono a lei la crescita esponenziale della delinquenza
minorile e la nascita dei “Burò”
della Mafia russa e cinese a Londra. Un po’ ricordando in questo una regina che,
secoli prima, aveva favorito e protetto, per i suoi scopi imperialistici, la
pirateria!
Guerrafondaia e
contro l’arte e la letteratura perché superflui per lei, non ha lasciato una
sola lezione di giustizia sociale e di lungimirante visione del Mondo,
semplicemente è stato uno strumento in mano ai potentati capitalistici e alle
mafie per lo sviluppo del liberismo armato.
Negli anni'80, “Maggie” costrinse a scegliere la cultura popolare britannica, la
musica, il cinema, la letteratura, l'arte commerciabile e sponsorizzata dai
gruppi di potere anglo- americano-ebrei più forti. Scrittori, pittori e artisti
ricordano che, in quella stagione, terminò qualsivoglia sostegno pubblico nei
confronti dell'arte popolare e controcorrente, non filogovernativa. In questo,
forse, l’unico merito di Maggie fu quello di far sviluppare un’ARTE CONTRO IL
POTERE DEL DENARO E DELLA MAFIA INTERNAZIONALE.
Margaret governò e organizzò, nel
segno dell'irriducibile opposizione alle sue ferree politiche liberiste, la lotta
senza frontiere ai sindacati, il braccio di ferro contro i minatori, il
richiamo all'individualismo. Stabilì le differenze sociali e l’oligarchia
capitalistico-speculativa contro le masse che sono considerate da lei: “ La
nuova plebe necessaria”.
Non sentiremo la tua mancanza Maggie,
pochi giorni fa è morta la donna dei pupazzetti di stoffa più amati dagli
inglesi, e tu con le altre maschere finirai nell’oblio! Sic transit gloria Mundi, Maggie!
Ugo Arioti
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