Correvo sempre da ragazzino. Correre era la mia vita. Ogni scusa, come " vai a comprare il pane" o "vai dal fruttivendolo e compra..." erano come il richiamo della foresta! Al liceo, con tanti altri e con i fratelli Selvaggio mi forgiavo sui 3000 siepi, correndo sui viali laterali alla strada d'asfalto che si incunea dentro il Parco della Favorita, nella mia fantastica Palermo. Inutile aggiungere che " Pitruzzu" era il mio mito! E così mi piace ricordarlo. Ciao Pietro, ora metti ancora tutta la tua cocciutaggine dentro quelle leve e corri più veloce della luce!
Ugo Arioti
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