venerdì 1 marzo 2013

Il liquidatore Monti ha lavorato per distruggere la sovranità popolare


Il liquidatore Monti ha lavorato per distruggere la sovranità popolare

La politica italiana, il cui provincialismo rispetto ai temi economici rasenta l’analfabetismo, è una messinscena da Teatro delle Cere. Si piega al volere delle Banche e delle agenzie di rating senza offrire un solo ideale modello di sviluppo che metta la politica nel verso della Democrazia reale e non nel verso dell’impotenza strutturale e del giogo speculativo. È fatta da una classe, CASTA, che riserva e sa riservare solo ricette di salasso al popolo sovrano mentre copre i buchi delle IMPRESE BANCARIE( MAFIA FINANZIARIA INTERNAZIONALE) che speculano sul destino della stessa democrazia italiana e mondiale e gestiscono, anche in nero, i nostri soldi chiedendoci il risarcimento per averli usati e polverizzati o messi in operazioni fallimentari che dovevano servire a finanziare armi e veleni in un'altra parte del Mondo. Dire, allora, che il governo Monti ha fallito non è vero, ha lavorato per le Banche e per i tedeschi che gli danno da vivere, anche fregandosene degli italiani, che, come tutti i popoli del Mondo, vengono considerati da questi “Soldati della Finanza Speculativa devastante” solo merci da sfruttare fino in fondo, senza lasciare scampo a nessuno. Cosa gli e ne può fregare del fatto che il potere di acquisto è diminuito e che la Gente non arriva a fine mese per pagare l’IMU, l’importante è che la paghi e che questi soldi possano ritornare nella macchina speculativa finanziaria del RICICLAGGIO a favore di chi ha finanziato le perdite fino ad oggi di tutti i governicchi europei: le banche tedesche! Faccio un passo indietro e vado alla data che, per me, rappresenta la sospensione della democrazia in Italia. Ricordate quando il 16 novembre 2011 Monti giurò sulla Costituzione di «esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione», giurò il falso. Quel giorno Monti era ancora consulente internazionale della Goldman Sachs, la più grande e potente banca d’affari al mondo; membro del Consiglio Direttivo del «club Bilderberg», il salotto più esclusivo dei potenti della finanza e dell’economia nel mondo; presidente del gruppo europeo della «Commissione Trilaterale»;membro del «Comitato consultivo di alto livello per l’Europa»di Moody’s, una delle tre maggiori agenzie di rating al mondo. Soltanto 9 giorni dopo, il 24 novembre, con un dispaccio dell’Ansa delle 11.36 dal titolo«Monti lascia la Bocconi e altri incarichi», abbiamo appreso che «Monti ha lasciato poi tutti gli incarichi che ha come consulente Goldman Sachs, presidente europeo della Trilaterale e nel comitato direttivo Bildelberg». E’ del tutto manifesto che l’interesse nazionale dell’Italia non coincide, ma confligge, con quello delle istituzioni finanziarie globalizzate che hanno creato il cancro dei titoli derivati tossici, che ammontano a 787mila miliardi di dollari pari a 12 volte il Pil mondiale, il cui interesse è di riciclare questo denaro virtuale mettendo le mani sull’economia reale e sulle imprese che producono beni e servizi. Oggi stiamo assistendo alla perpetrazione del crimine della spogliazione totale della sovranità dell’Italia. Lo hanno già fatto con la Grecia, il cui popolo è allo stremo, e stanno lavorando il Portogallo e la Spagna. Stanno vincolando qualsiasi governo a sottomettersi alle imposizioni del Trattato europeo di stabilità finanziaria. Ma quale stabilità finanziaria? La conseguenza è che si sta perpetrando il criminoso disegno della trasformazione di uno Stato ricco in una popolazione povera e di imprese creditrici in imprenditori di falliti. Allora? Quindi c'è ancora bisogno di Surrealismo, soprattutto oggi, un momento in cui la realtà cinica, barbara ed assurda della Speculazione finanziaria ha rovesciato ogni principio di realtà! Bisogna ripartire dai principi dialettici della democrazia sanciti nella nostra carta costituzionale e ridare ai cittadini e non alla “CASTA POLITICA VECCHIA E GENOFLESSA AGLI SPECULATORI FINANZIARI”, il potere di cambiare MODELLO DI DEMOCRAZIA E DI STATO DEMOCRATICO, sostenuto solo da un ECONOMIA REALE, dove le Banche non facciano pagare gabelle solo per tenere i soldi dei cittadini e siano imprese come tutte le altre, altrimenti corriamo il rischio di risvegliarci in un deserto dove anche per respirare e sopravvivere dobbiamo pagare una tassa a “MOLOK”!

Redazione Secem

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